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La Certificazione di parità ha durata triennale come tutte le ISO qualità e prevede due sorveglianze annuali da parte dell’ente certificatore e il rinnovo al terzo anno. Durante il periodo di validità l’organizzazione deve garantire il costante ciclo di vita del Sistema di Gestione della Parità
Esonero contributivo fino a €50.000 annui per tre anni Punteggi premiali per accesso ai fondi europei, nazionali e regionali Punteggio premiale nei bandi di gara Riduzione del 20% della garanzia provvisoria nelle gare di appalto
I costi dipendono dalle caratteristiche dell’azienda Per ricevere informazioni aggiuntive e richiedere un preventivo contattaci
Il percorso di accompagnamento alla Certificazione può variare a seconda della complessità dell’azienda Garantiamo tempistiche efficienti e trasparenti Le giornate di audit da parte dell’ente di certificazione vengono definite sulla base del numero di addetti full-time e della funzione ricoperta
La Certificazione ai sensi della UNI/PdR 125:2022 può essere richiesta da qualunque tipo di organizzazione, di qualsiasi dimensione e forma giuridica, operante nel settore pubblico o privato. Per le aziende appartenenti al cluster delle microimprese (1-9 addetti) e delle piccole (< 50 addetti) è prevista una riduzione dei KPI applicabili per la verifica del raggiungimento dello score minimo del 60%. I KPI si riducono da 31 a 8 per le micro e da 31 a 13 per le piccole.
Le Amministrazioni centrali dello Stato, incluse eventuali articolazioni periferiche e la Presidenza del Consiglio dei ministri, sono obbligate a redigere il Bilancio di Genere Le aziende pubbliche e private con più di 50 dipendenti sono obbligate a redigere il Rapporto Biennale sulla situazione del personale La Certificazione di parità è interamente su base volontaria La Direttiva (UE) 2022/2464, attuata con D.lgs. 06 settembre 2024, n. 125, relativa alla redazione del Bilancio di Sostenibilità e quindi alla rendicontazione di dati sulla parità di genere si applica: A tutte le società quotate, indipendentemente dalle dimensioni (non microimprese) e incluse le società extra-europee quotate su mercati UE; A tutte le società che siano grandi imprese o gruppi di imprese in forma consolidata, che rispettino almeno 2 dei seguenti 3 criteri: i) totale attivo di euro 25 mln; ii) ricavi netti di euro 50 mln; iii) dipendenti occupati oltre 250. Sono esentate le società non quotate soggette ad un consolidamento di gruppo. La Direttiva (UE) 2023/970 sulla parità retributiva si applica a tutte le società private e pubbliche. Per le aziende con un numero di dipendenti > 100 sarà obbligatoria la “Comunicazione di informazioni sul divario retributivo tra lavoratori di sesso femminile e di sesso maschile” – da inviare all’Organismo di monitoraggio che ne pubblica tempestivamente i dati – e il rispetto di un gender pay gap inferiore al 5% in ogni livello inquadramentale.
La Certificazione è su base volontaria, viene rilasciata da un ente terzo accreditato e offre vantaggi economici Il Bilancio di Genere è obbligatorio solo per gli enti pubblici e non offre vantaggi economici Il Rapporto Biennale sulla situazione del personale previsto dal Codice delle pari opportunità è obbligatorio per le aziende con più di 50 dipendenti
La Certificazione della parità di genere è una certificazione di qualità, ovvero si ispira ai principi delle ISO 9001, che le aziende pubbliche e private, di qualsiasi dimensione possono ottenere su base volontaria. Alla Certificazione è legato un sistema di incentivi economici.. Il percorso per l’ottenimento della Certificazione si compone di diverse fasi: misurazione dei KPI e raggiungimento di uno score minimo di sintesi del 60%; implementazione del Sistema di Gestione della Parità di Genere; definizione di un Piano Strategico per il miglioramento continuo; ottenimento della certificazione da parte di un ente terzo accreditato; mantenimento nel tempo e monitoraggio costante.
Il Bilancio di Genere è il Bilancio di Sostenibilità declinato in ottica di genere che permette all’azienda di rendicontare e valutare l’impatto sociale delle politiche di genere adottate ed è obbligatorio per tutti gli enti pubblici.