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Certificazione della parità di genere

Cosa è?

La Certificazione  della parità di genere è uno strumento di sostenibilità sociale introdotto dal PNRR e dalla legge n. 162/2021, meglio nota come “Legge Gribaudo”, all’interno del Codice delle pari opportunità.

 Al fine di permettere alle imprese di dotarsi di un Sistema di Gestione per la Parità di Genere ispirato alle ISO qualità, l’Ente Nazionale Italiano di Unificazione (UNI) ha pubblicato a marzo 2022 la Prassi di Riferimento UNI/PdR 125:2022. Tale Prassi definisce le modalità per la misura, la rendicontazione e la valutazione dei dati relativi alla parità di genere nelle organizzazioni tramite specifici KPI (Key Performance Indicator), ognuno associato a un determinato punteggio, al fine di monitorare il livello di maturità dell’Organizzazione. Per ottenere la Certificazione è necessario il raggiungimento di uno score minimo di sintesi complessivo del  60% dei KPI.

 La Certificazione della parità di genere, prima di essere un driver economico per le organizzazioni, è un importante veicolo del cambiamento culturale e organizzativo del lavoro in Italia e uno dei principali strumenti di sostenibilità sociale messi a disposizione delle imprese.

A chi si rivolge?

La Certificazione della parità di genere è uno strumento a carattere volontario destinata principalmente a tutte le organizzazioni pubbliche e private, indipendentemente dalla dimensione o dal settore di appartenenza, che vogliono impegnarsi concretamente nella promozione dell’uguaglianza di genere.

Quanto dura?

La Certificazione della parità di genere viene rilasciata da un ente certificatore accreditato da ACCREDIA e ha una durata di tre anni, ma durante questo periodo – come vale per tutte le certificazioni ISO – è necessario effettuare delle verifiche periodiche annuali per mantenere la validità della Certificazione.

Al termine dei tre anni, l’azienda deve sottoporsi a un nuovo processo di certificazione per il rinnovo, dimostrando di continuare a soddisfare tutti i requisiti previsti e di aver implementato iniziative per il miglioramento continuo.

Quali sono i vantaggi?

Esonero dal versamento dei complessivi contributi previdenziali

a carico del datore di lavoro, determinato in una misura non superiore all’1%, con un limite massimo di 50.000 euro annui per tre anni (art. 5 L.162/2021 e Decreto interministeriale 20 ottobre 2022).

ai fini della concessione di aiuti di Stato a cofinanziamento degli investimenti sostenuti (art. 5 L.162/2021).

per l’acquisizione di servizi e forniture (art. 108, co. 7, del d.lgs. n. 36/2023, Codice dei contratti pubblici).

nell’ambito delle procedure di affidamento di contratti pubblici fino ad un massimo del 20% (art. 106, co. 8, del d.lgs. n. 36/2023, Codice dei contratti pubblici).

Le aziende che adottano politiche a favore della gender equality sono considerate investimenti più sicuri e con rendimenti a lungo termine più stabili e elevati con accesso agevolato al credito. Recenti studi hanno dimostrato come le aziende più mature in termini di politiche di parità fatturino il 23% in più (fonte: Diversity Brand Index) e come quelle con una rappresentanza del genere femminile nei board pari almeno al 30% conquistino un incremento del 6% della quota di utile netto (fonte: Peterson Institute for International Economics).

Le aziende certificate che adottano strategie nell’ambito “Social” dei criteri ESG raggiungono obiettivi sempre più ambizioni e sfidanti, generando valore economico e sociale e migliorando la brand reputation e la competitività sul mercato nonché  la capacità di attraction e retention dei talenti.

Come ti possiamo aiutare?

Obiettivo Cinque supporta l’azienda nel percorso verso l’ottenimento della Certificazione della parità di genere. In particolare:

  • Assessment – Raccolta ed elaborazione dati nelle 6 aree di indagine UNI
  • Verifica certificabilitàRaggiungimento score minimo del 60%
  • Consulenza strategica e documentale – predisposizione della Politica per la parità di genere, supporto nella nomina del Comitato Guida, definizione del Piano strategico e implementazione del modello organizzativo
  • Audit interno – svolgimento dell’attività di pre-audit e audit annuale
  • Formazione sull’UNI/PdR 125:2022 – per il Comitato Guida, le prime linee di reporting, gli auditor interni
  • Formazione in linea con le richieste della prassi (linguaggio neutrale, unconscious bias e stereotipi, tolleranza zero, valorizzazione della genitorialità, ecc.)
  • Consulenza comunicativaper comunicare internamente ed esternamente il percorso intrapreso
  • Supporto nella relazione con l’Ente certificatoreaffiancamento durante gli stage condotti dall’Organismo di certificazione